Calpestare i vestiti (continuazione)
Di Adolfo Santoro
La prima parte dell'articolo si trova qui:
Gesù disse: Non datevi pensiero da mattina a sera e da sera a mattina per ciò che indosserete.
E i discepoli gli chiesero: Quando ti rivelerai a noi e quando ti potremo vedere?
Gesù rispose: Quando vi toglierete i vestiti senza provare vergogna e ve li metterete sotto i piedi come fanno i bambini e li calpesterete – allora vedrete il Figlio della Vita e non avrete più paura.
Nei Vangeli ortodossi il femminile è devoto e subalterno al maschile: il motore dei miracoli di Gesù è, infatti, di tipo femminile. Sono le donne – Maria, la Maddalena – o gli uomini credenti, che, come espressioni del matriarcato segreto, organizzano trucchi – tipo la moltiplicazione di pani e pesci -, magari in combutta con chi badava alla parte commerciale del fenomeno: Giuda o chi per lui.
Nel Vangelo di Tommaso le donne faticano a essere ammesse, ma Gesù le integra in sé. Infatti si legge: Guai alla carne che è schiava dell’anima, guai all’anima che è schiava della carne!. E va ancora più avanti: Se la carne si forma dallo Spirito, è una meraviglia, ma, se lo Spirito nasce dalla carne, è la meraviglia delle meraviglie. Ma di questo io mi stupisco: come tanta grande ricchezza ha preso dimora in tanta povertà… Simon Pietro disse: Voglio che Màriza si allontani da noi perché le donne non sono degne della Vita. Gesù allora disse: Invece io la terrò con me affinché io possa completarla in maschilità per farla diventare Spirito Vivente. E similmente per voi maschi! Perché le donne che si completano in maschilità possono entrare nel Regno dei Cieli.
Sia le donne, sia gli uomini credenti devono dunque completarsi col principio – virtuale - maschile dello Spirito e il viaggio attraverso lo Spirito inizia dal girare le spalle al passato, alla famiglia e al mondo, che lo hanno portato alla luce; inizia dal conoscere il Genitore interiore: Colui che non pospone suo padre e sua madre, come me, non potrà diventare mio discepolo. Colui che non ama suo Padre e sua Madre come me non potrà diventare mio discepolo, perché è mia madre che mi ha messo al mondo, ma la mia vera Madre mi ha dato la Vita … Colui che non sa lasciare suo padre e sua madre non può divenire mio discepolo. E colui che non sa lasciare i suoi fratelli e le sue sorelle e non sa comportarsi come me non sarà degno di me … Colui che conosce il Padre e la Madre chi potrà mai chiamarlo figlio di puttana?… Colui che ha capito il mondo ha scoperto un cadavere. Ma se ha scoperto un cadavere, il mondo a che gli serve?… Se voi digiunate, cadrete in errore per vostra colpa; se voi pregate, sarete condannati; se farete l’elemosina, farete del male al vostro Spirito. Se entrate in qualche paese o percorrete qualche regione, se qualcuno vi ospita, mangiate pure ciò che vi mettono davanti e curate quelli fra loro che sono malati, perché quello che entrerà nella vostra bocca non vi può contaminare, ma ciò che esce dalla vostra bocca vi contamina! … Colui che ha capito il cosmo ha visto un Corpo, ma, se ha visto quel Corpo, il cosmo non è degno di lui.
I credenti hanno pertanto una sola possibilità di vita, quella a una dimensione. Ma, come recita un film di James Bond, si vive solo due volte, e si può rinascere nello Spirito, cioè rinascere al Corpo: Quando vedrete Colui che non è nato da donna, inchinatevi col viso a terra e adoratelo, perché è Lui il vostro Padre … Da Adamo fino a Giovanni Battista tra i nati da donna nessuno è superiore a Giovanni Battista perché la sua visione non è parziale. Ma io vi dico: Colui che tra voi si farà piccolo conoscerà il Regno e sarà più grande di Giovanni… Una donna fra la folla gli disse: Fortunato è il ventre che ti ha portato e i seni che ti hanno nutrito!. Egli le rispose: Fortunate quelle che hanno compreso il Verbo del Padre e l’hanno osservato in verità, perché verranno giorni in cui direte: Fortunato il ventre che non fu gravido e i seni che non hanno allattato … Una coppia riposa sul letto: quale dei due vivrà, quale morrà?. Salomé rispose: Non sei forse tu l’uomo uscito dall’Uno vivente, che sei salito sul mio letto ed hai mangiato alla mia mensa? Gesù le rispose: Io sono colui che viene dall’indiviso. Mi è stato dato ciò che è del Padre mio!. E io non sono forse la tua discepola?. Quanto a questo ti dico: quando ci si unisce si è pieni di Vita, quando si resta divisi, si è pieni di Male!. …
In questa morte-rinascita, momento per momento, è possibile ritornare all’Uno e ai suoi archetipi: Beati voi unificatori ed eletti perché troverete l’ingresso del Regno, dato che voi siete usciti di lì e di nuovo ne troverete l’entrata … Se vi dicono Di dove venite?, rispondete loro: Noi siamo usciti dalla luce, di là dove la luce si forma uscendo dall’Uno stesso. Essa si espande e si manifesta, vivente, negli archetipi. Se qualcuno vi dice: Chi siete?, dite: Noi siamo i figli suoi, noi siamo gli eletti del Padre vivente. Se vi domandano Qual è la caratteristica del vostro Padre che vive in voi?, rispondete loro: È allo stesso tempo movimento e quiete … Il maschile è dunque quiete e il femminile è dunque movimento.
All’uomo si manifestano gli Archetipi Viventi, ma la luce che è in essi li fa rimanere nascosti. Nelle forme la luce del Padre si manifesta e i suoi Archetipi Viventi sono cancellati dalla sua luce … Il giorno in cui vedrete a chi assomigliate, vi rallegrerete. Ma quando vedrete i vostri Archetipi Viventi che all’inizio erano in voi, che non muoiono né si manifestano, voi rimarrete stupefatti… Il Cielo passerà, anche il Cielo che sta sopra passerà, ma i morti non vivranno e i vivi non moriranno. Nei giorni in cui mangiavate i morti li rendevate vivi. Quando sarete nella luce cosa dovrete fare? Un tempo eravate 1, poi siete diventati 2, cosa dovrete fare?. Ricominciare da Uno, ovvio!
Così è possibile che la donna perda la sua farina, la sua necessità di nutrire gli altri … Il Regno del Padre è simile a una donna che portava un orcio pieno di farina percorrendo un lungo tratto di cammino. L’ansa dell’orcio si ruppe e la farina si rovesciò dietro di lei, sulla strada. Siccome non se ne accorse, lei non poté rammaricarsene. Rientrata in casa, posò la brocca a terra e la trovò vuota … e che l’uomo comprenda che la sua violenza, la guerra, deve viverla solo virtualmente … Il Regno del Padre è simile a un uomo che voleva uccidere un grande personaggio. Snudò la spada in casa sua e trafisse la parete per sapere se la sua mano sarebbe stata ferma. Allora uccise il grande personaggio.
Bisogna avere i capelli in fiamme, propri di chi cerca la soluzione nel tuffarsi in acqua e non nel discutere su quale sia la soluzione: L’uomo vecchio non esiti a rendere i suoi giorni come i sette giorni di un neonato all’origine della vita, e continuerà a vivere, perché ciò che è prima diviene ciò che è dopo e tutto unisce.
Solo allora calpesteremo i nostri vestiti: Gesù vide dei piccoli che prendevano il latte e disse ai suoi discepoli: Questi piccoli lattanti somigliano a coloro che entrano nel Regno. Loro gli chiesero: se saremo come quei bimbi entreremo nel Regno?. Gesù rispose loro: Quando farete di due cose un’unità e farete l’interno uguale all’esterno e l’esterno uguale all’interno e il superiore uguale all’inferiore, quando ridurrete il maschio e la femmina a un unico essere così che il maschio non sia solo maschio e la femmina non resti solo femmina, quando considerate due occhi come unità di occhio, ma una mano come unità di mano e un piede come unità di piede, una funzione vitale in luogo di una funzione vitale, allora troverete l’entrata del Regno.
La prima parte dell'articolo si trova qui: