Markus Zohner ospite a hostartist.network
L'intervista di otto minuti: l'uomo, la verità, l'assoluto, la morte e la paura, la manipolazione, le contraddizioni sul cammino, i cambiamenti nella vita, la trasformazione, la creazione di una rete, incontri, il ritorno all'origine. La storia in te.
Grazie per le tue risposte!
Alle nostre domande disperate del 3 aprile abbiamo ricevuto una quarantina di risposte, grazie mille! Ci hanno dato delle riflessioni preziose, calde, provenienti da un mondo diverso da quello dei bombardamenti mediatici quotidiani. Con piacere ne condividiamo i risultati e alcune delle risposte.
1) Tutti, tutti non riescono a non pensarci, alla guerra.
2) Nessuno delle persone che hanno risposto hanno accolto una o più persone fuggita/e dalla guerra.
3) Tutti meno due risparmiano il più possibile gas, olio e benzina.
4) Le risposte sulle conseguenze immaginate o temute, nonostante il disastro si stia evolvendo alla peggio, sono spesso piene di speranza.
Quali saranno, secondo te, le conseguenze palpabili anche per noi, di questa guerra all'Ucraina?
Tina: Vorrei scrivere qui una conseguenza positiva: credo che questa guerra ci potrebbe portare a capire che le risorse della Terra non sono infinite e dunque farci riflettere sui nostri bisogni essenziali, quelli veri, che sono pochi.
Sandra: Mi auguro che questa situazione, come altre di sofferenza collettiva, possa risvegliare le persone e portarle ad aprire i loro cuori. Credo solo in questo. Altrimenti non avremo possibilità. Finché l’umano dorme continuando a mangiare carne (=sofferenza) sfruttando le risorse del pianeta e arrecando egoisticamente danno all’altro e a se stesso non ne verremo fuori. Ho creato una meditazione che lavora in questo senso. Essere portatori di Pace. Non vedo altra via. Namasté. Che possiamo tutti essere riempiti di amorevole gentilezza. Che possiamo tutti essere in pace e a nostro agio. Che possiamo tutti sentirci al sicuro. Che possiamo tutti essere felici.
Luca: Ciò che è cambiato è sicuramente l'equilibrio mondiale, fin dal 2020. Credo ci sarà ancora altro che verrà. E poi, che equilibrio era quello di prima? Anche qui sembra di vedere tutti i fantasmi umani prendere forma in un conflitto senza alcun senso, tutto ciò che nella nostra "santa" morale reprimiamo esplode in varie forme. Saremo capaci d'integrare tutti i lati, i personaggi del nostro essere? Forse solo allora si potrà iniziare a parlare di vero "equilibrio".
Giulia: La prima cosa che mi viene in mente è che ha ingrandito il cuore di molte persone che si sono attivate in gesti di solidarietà e aiuto, poi certo ci saranno conseguenze economiche per la carenza di beni di prima necessità come la farina e di conseguenza un aumento di tutti quei prodotti che prevedono la farina come ingrediente, carenza di carburanti e incremento dei prezzi. Penso inoltre che sarà palpabile la sofferenza che i profughi portano nella loro esperienza; donne e bambini che hanno lasciato i loro uomini, figli, fratelli, padri, a combattere oppure hanno amici o parenti che non sono riusciti o non hanno potuto lasciare l'Ucraina, sono scappati dal conflitto ma hanno il cuore ferito e gonfio di dolore, paura e incertezza, come faranno a trovare la serenità necessaria per andare a scuola o al lavoro? Poverini tutti quanti, il mio cuore è così triste 💔 😒.
Lucia: So solo che questa situazione mi rattrista enormemente. Sono una che ha cancellato dal suo vocabolario la parola "odio" già da un sacco di tempo con "comprensione" ma per una cosa assurda, inutile e disumana come la guerra proprio non riesco a fare questa sostituzione. Spero solo che in futuro la difesa della democrazia e il diritto alla libertà di ogni individuo sia ancora più forte in modo da non permettere più a nessuno di usare il suo potere per distruggere! Utopia? Forse si, ma io credo nei sogni che si realizzano.
Angela: Un sentimento di maggiore insicurezza e paura persistente. Il rischio che, finito lo slancio solidale, ci si chiuda maggiormente. Un sentimento d'impotenza e incapacità a reagire. Maggiore instabilità sul piano politico, economico a livello globale, con ricaduta sullo stile di vita (comunque troppo comodo). Rischio di allargamento del conflitto e uso di armi nucleari.
Beatrice: Al momento non riesco a preoccuparmi per noi, vorrei che la guerra terminasse e che finissero queste situazioni atroci e inconcepibili per me. Non è giusto che la gente debba scappare, lasciare tutto... Poi, chi si salva si sente in colpa per chi non è sopravvissuto.
Marco: La cosa che mi fa più paura è il ritorno del gusto per la guerra anche in occidente. È come se si fosse rotto un tabù.
Ilona: È difficile immaginare dove, quando e come questa guerra si fermerà. Spero che noi tutti diventiamo più umani, più attenti agli altri.