Spettacoli del tutto esaurito per REPLIKA anno 2052
Con REPLIKA anno 2052 si sono conclusi oltre tre anni di ricerca sul passato, sul presente e sul vicino futuro. Conclude la trilogia TOTENTANZ, focalizzata sulle relazioni umane nei ricordi (I DIARI), nel presente (LA QUARANTENA) e nel futuro (REPLIKA anno 2052): Where do you come from? | Who am I? | Where are we going?
Una toccante proiezione del futuro. Eccezionale rappresentazione, in cui si viene trascinati, dall’ inizio alla fine, in un turbinio di emozioni, che fanno riflettere. Scenografia realistica, testo diretto e attori coinvolgenti. In più, la vera plusvalenza è stata quella di assistere dal palco che ha reso più intese le emozioni, quasi fossi realmente io il protagonista.
Gabriele B.
Hai mai pensato a come la società e le tecnologie potrebbero essere tra trent'anni? 'Replika anno 2052' tratta proprio di questo. Lo studio dei personaggi, la scenografia e i dialoghi proiettano lo spettatore in un futuro prossimo, non così diverso da quello attuale, ma, nel quale le relazioni sono portate all'esasperazione in quanto sostituite dalla tecnologia stessa. Le implicazioni di questa realtà portano ciascuno di noi a vivere nell'illusione di essere in relazione con l'altro. Quando poi gli eventi della vita ci costringono a tirare le somme, quello che rimane è una forte sensazione di solitudine. Le domande che ci si portiamo a casa, a mio parere, sono: è la tecnologia così capace di sostituirci o siamo noi che non siamo più realmente capaci di relazionarci con l'altro? Quanto sono ancora in grado di leggere i dettagli, in ciò che mi sta a cuore, se il mondo che mi circonda è un bombardamento continuo di informazioni spesso insignificanti?
Elisa
Uno spettacolo visionario ambientato nel futuro, che parla del futuro e sulle tecnologie che ci saranno. È rivolto a persone di ogni generazione e di qualunque età, ponendo domande su temi presenti da sempre nella storia dell'uomo: la vita e la morte.
Lorena
È uno spettacolo che mi ha toccata molto, che mi ha fatto paura. È un campanello d'allarme. Torniamo ad essere umani e cerchiamo di avere il coraggio di mostrare le nostre fragilità e lasciamoci sorprendere. Ma mai da una macchina diabolica inventata da noi! Ci illudiamo che sia la nostra alleata, ma tra poco sarà la nostra nemica. Ci ucciderà! È uno spettacolo che rivedrei e che consiglierei ai miei amici.
Beatrice
Stiamo evaluando di raccogliere i materiali creati per gli spettacoli anche in forma scritta / stampata. Attualmente stiamo lavorando sulla finalizzazione del libro LA QUARANTENA.