C'è una forza interessante che muove il mondo e che apparentemente è anche uno dei motori di questa guerra abominevole che la Russia sta battendo contro l'Ucraina. Nella Buča distrutta, dove sono stati giustiziati dozzine di abitanti innocenti, uno degli occupatori putiniani ha lasciato una scritta su un muro di piastrelle: "Chi vi ha permesso una vita bella?"
Questa guerra è una guerra del passato contro il futuro, è una guerra di un paese trasformato in un regno medievale da uno Zar dispotico, contro un paese all'alba della libertà, della fioritura del pensiero democratico.
"Chi vi ha permesso una vita bella?" è la domanda di forze ataviche che provengono dal passato. È la domanda dei terroristi suicidi che strappano con sé nell'abisso della morte sessanta festeggianti di un matrimonio come quella dei terroristi al-Quaeda che uccidono 12 persone intorno al magazine satirico Charlie Hebdo.
"Chi vi ha permesso una vita bella?" è la domanda centrale dietro gli attacchi contro persone, gruppi, società. "Chi vi ha permesso una vita bella?" è una domanda che viene da un'impronunciabile invidia distillata in odio. È la domanda dietro le forze che vogliono trattenere l'uomo nel loro passato, che lo vorrebbero riportare nelle proprie tenebre dell'ignoranza e dell'incoscienza, per poterlo dominare a piacere.
Chiaro, in verità è una domanda retorica - la risposta è implicita: noi no, io no. Noi non ve la vogliamo permettere, una vita bella, io non te la voglio permettere.