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Cogito ergo dumm

Che ruolo giocano l'ignoranza, la stupidità e l'intuizione nei movimenti politici dittatoriali? Ecco la seconda puntata delle nostre riflessioni sul "Nuovo asse del male", l'alleanza fra dittatori, fascisti, populisti e social media.

© Markus Zohner / Pro Litteris, 2024

Cogito ergo dumm

Hai ragione – non funziona proprio cosi – anche se spesso chi pensa ha il sentimento di mai riuscire a pensare abbastanza, di non sapere a sufficienza; mentre chi si gode la sua stupidità è convinto di aver intelligenza da sbattere via.

la stupidità

La stupidità non è soltanto una lacuna di formazione, non sono soltanto studi scarsi. L’ignoranza forse è sorella della stupidità: le due appartengono alla stessa famiglia, ma non sono la stessa persona. Le mie mille domande non si rivolgono all’ignoranza, che è il risultato di fattori come ceto sociale, regione di crescita, storia famigliare, formazione. La stupidità invece ha qualcosa di autocompiacente, di insistente. Porta la sua capigliatura tinta cotonata con un orgoglio smisurato. Se fosse solo estroversa! Invece, la sua voce alta e la sua risata a squarciagola spaccano i timpani delle persone anche solo minimamente pensanti. Non arriva mai da sola. È sempre, sempre in compagnia di almeno una della sua sorte – molto raramente si accoppia con l’intelligenza.

l’ignoranza

Il mondo è complesso e lo sta diventando sempre di più. Diventa sempre più difficile capire, seguire gli sviluppi sui diversi fronti. Fino a duecentotrentacinque anni fa1la parte più grande della popolazione era tenuta ignorante da sovrani e religiosi, per poter essere sfruttata al massimo. Il mondo da millenni veniva così spiegato ai suddetti ed era semplice: Dio troneggiava al di sopra di tutto e di tutti. Il re aveva in mano il potere politico che gli era stato dato da, appunto, Dio. Il clero era disceso in linea diretta da, appunto, Dio, e per questo sapeva tutto quello che c’era da sapere sulla creazione del mondo (scienza) e sulla vita morale e comportamentale. Doveva bastare così.

il nemico

Certo, stiamo ancora parlando solo dell’ignoranza. Ma la stupidità?

„La stupidità è un nemico più pericoloso del bene rispetto alla malvagità." disse il teologo tedesco Dietrich Bonhoeffer, ucciso dai nazisti il 9 Aprile 1945. La psichiatra austriaca Heidi Kastner definisce stupidità come „la tendenza di ignorare i fatti“. Carlo M. Cipolla, storico economico2 stipula cinque leggi fondamentali che circoscrivano le caratteristiche della stupidità umana3:

  1. Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.
  2. La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona.
  3. Una persona stupida è una persona che causa un danno a un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
  4. Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.
  5. La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.

la frustrazione

Oggi, al contrario di 235 anni fa, il mondo è diventato estremamente complesso: Dio ormai è morto, o almeno in contesti intelligenti non può più fungere da ragione per i fenomeni naturali, politici, finanziari, sociali. Vengono invece spiegati4 dalla scienza la nascita e lo sviluppo dell’universo, la provenienza dello stomaco nei mammiferi5 e il fatto che dentro siamo vuoti6. Ed è vero: è umanamente impossibile capire, afferrare, seguire tutti questi fenomeni. È complesso. È difficile. È complicato. Tutto è complicato, e più si approfondisce la tematica, più diventa complicata, si dirama all’infinito come la circonferenza dell’Inghilterra7. Qualsiasi domanda si cerca di approfondire: non si arriva mai in fondo.

È frustrante questo fenomeno, e di sicuro contribuisce al sentimento di essere stupido, che ognuno di noi ha: non riusciamo mai a capire abbastanza, non riusciamo mai ad arrivare fino in fondo.

Ma, questo ci permette di fermarci? Di dire „ho capito“ quando non si ha neanche afferrato la domanda?

l’intuizione

L’intuizione è una dote fondamentale per l’uomo. Gli ha permesso di diventare Homo Sapiens, di uscire dalla Savannah, di popolare il mondo, di proliferarsi, di crescere e di sviluppare una cultura. E certamente rimane fondamentale per la sua vita personale, affettiva, intima. È con l’intuizione che ci innamoriamo. Ma per la spiegazione del mondo intorno a noi, l’intuizione non è (più) uno strumento idoneo, diventa pericoloso se vogliamo operare un uomo al cuore seguendo la nostra intuizione o guidare un treno o costruire una centrale termica o produrre un vaccino per COVID.

“Per curare il Covid potrebbe bastare esporsi a una forte luce” disse Donald Trump8 , e proponeva di ingerire della candeggina per eliminare il virus nel corpo9, così non solo dando spazio alla sua di intuizione, ma facendo appello all’intuizione di una nazione intera, in una tematica nella quale solo la scienza, attraverso ricerche, dati, fatti e risultati, può salvare vite umane e portare avanti l’umanità.

l’uguaglianza

Spesso lo stupido si accontenta della sua intuizione, e rinforzato e confermato dai suoi simili, la mette sullo stesso livello della ricerca dettagliata. La democrazia gli ha insegnato: il mio voto vale come il tuo. Da questo deduce: la mia opinione vale come la tua, e questo anche se la mia opinione si basa sull’intuizione e basta, e la tua si basa su un dottorato in biochimica e 15 anni di ricerca nella farmaceutica. Anzi, la mia vale di più, perché tu sei un secchione che non ha mai smesso di studiare e io invece vivo, so, sento, capisco, mi informo fino a notte fonda guardando film sulle scienze alternative e interviste con persone di mia fiducia.

la convenienza

Oggi, come mille anni fa, è la stupidità del popolo che conviene ai potenti. Un popolo stupido lo sterzi dove vuoi, lo fai credere, votare, comperare, pensare quello che vuoi tu, un popolo stupido rischia la vita per te e la da via per le tue idee perverse.

Donald Trump non è stupido. Sa che ha bisogno degli stupidi la cui intuizione può manipolare a piacere. Lui non crede di poter curare il Covid con la candeggina – quando lui si era ammalato, si era immediatamente recato all’ospedale e messo nelle mani della scienza. Ma ha bisogno che la popolazione creda questo tipo di teorie, che si avvicini ai predicatori della stupidità, in maniera da poterla manipolare, sterzare e abusare meglio nella sua politica basata sul fascismo.

il triangolo

Wladimir Putin10, Tucker Carlson, Elon Musk: il perfetto triangolo, il novo asse del male:

  1. Il dittatore che reprime il suo popolo e lo tiene isolato e prima più ignorante, poi più stupido possibile, per poter scatenare guerre, assassinare, arricchirsi e stuprare il mondo a suo piacere, appoggiato da questa sua popolazione, dalla polizia, dal militare.
  2. Il produttore dei contenuti per gli stupidi11 negli Stati Uniti (la loro quantità, come dice Cipolla nel suo primo punto, viene sempre sottovalutata), che esporta le teorie del dittatore per avvelenare i loro cervelli, per unirli sotto le stesse idee perverse, e
  3. l’uomo più ricco del mondo che prima compra, per poi mettere a disposizione la rete di distribuzione dei contenuti prodotti dal dittatore e dal produttore, e assicura la consegna capillare delle tossine per fare sì che le ideologie e i ragionamenti del dittatore e il veleno del produttore arrivino a destinazione.

l’epilogo

La domanda è: che vie d’uscita ci sono contro questa trasformazione del nostro mondo politico, sociale e umano?

Credo che l’unica possibilità sia la lotta diretta contro i fattori che spingono verso questa trasformazione:

  • Politicamente: evitare, a tutti costi, che politici vicini al fascismo, all’estrema destra salgano a potere, sia su livello comunale, regionale, sia su livello nazionale.
  • Culturalmente: anche se Cipolla nel suo punto 4 costata che trattare con gli stupidi sia sempre un costoso errore, credo sia importante controbattere le ideologie di cospirazione e non-razionali12, argomentando.
  • Strutturalmente: prosciugare i cosiddetti social media, evitando di nutrirli con i propri contenuti. Se sono solo fatti di contenuti di teorie assurde e di estrema destra, una parte grande di inserzionisti si ritira e la rete si ridimensiona.

Chiaramente, alla fine conta la parola del vecchio saggio: se vuoi cambiare il mondo, cambia te stesso. Non ti fermare a domandare, a pensare, a scrivere. Obbligati di non accontentarti mai, ma continua a lottare contro la tua stupidità. Continua a imparare. Lavora più duramente per creare quello che altri non possono creare, fare quello che altri non possono fare, e fai di tutto per cambiare il mondo in te, e con questo intorno a te.

Non c’è speranza. Coglila.


  1. L’inizio della rivoluzione francese. La scelta di questa data è arbitraria, ma marca bene il cambiamento nelle relazioni fra potere e popolazione. Si potrebbe anche scegliere l’invenzione della stampa con lettere mobili di Gutenberg nel 1450, che nei secoli seguenti permise la diffusione del sapere, ma l’alfabetizzazione in Europa è cresciuta in maniera significante soltanto con l’introduzione dell’obbligo scolastico in molti paesi europei nel XIX. In Francia l’istruzione primaria obbligatoria è stata proclamata nel 1794, ma applicata effettivamente solo nel 1882, mentre in Grecia è stata introdotta nel 1895. In Italia, l’istruzione è diventata parzialmente gratuita nel 1859, in Inghilterra nel 1891 e in Danimarca nel 1899. In Spagna, l’istruzione gratuita è stata proclamata nel 1821, ma implementata solo parzialmente nel 1907, quando lo stato ha fornito istruzione gratuita per gli alunni poveri. Fonte ↩︎

  2. Carlo M. Cipolla (1922–2000) ha insegnato alla University of California, Berkeley, e alla Scuola Normale di Pisa. I suoi libri sono stati tradotti in numerose lingue. ↩︎

  3. da: Carlo M. Cipolla, Le leggi fondamentali della stupidità umana, il Mulino 2015 ↩︎

  4. che bella parola, sembra che prima questa cosa era piagata! ↩︎

  5. L’origine evolutiva dello stomaco è legata all’emergere dei vertebrati con mascelle circa 450 milioni di anni fa, con il suo sviluppo che rappresenta un’adattamento chiave per l’espansione delle fonti di proteine nella dieta. Tuttavia, la storia evolutiva dello stomaco include anche casi di perdita o riduzione di questo organo in certe linee evolutive, evidenziando l’interazione complessa tra fattori genetici, ambientali e dietetici nella formazione dell’evoluzione del sistema digestivo: Fonte ↩︎

  6. The Particle Physics of you ↩︎

  7. Misurata a una scala di 1cm/100km, la linea costiera dell’Inghilterra ha una lunghezza di ca 2’800 KM. Zoomando dentro, misurata a 1cm/50 KM, la linea costiera ha una lunghezza di ca 3’500 KM, e a 1cm/1 KM di oltre 8’000 KM. Seguendo questo pensiero, zoomando dentro all’infinito, la linea costiera avrebbe una lunghezza infinita. The Coastline Paradox ↩︎

  8. In April 2020, at a White House coronavirus briefing, Trump did muse about whether light could be used as a potential treatment. Specifically, he said: “Supposing we hit the body with a tremendous - whether it’s ultraviolet or just very powerful light. And I think you said that hasn’t been checked, but we’re going to test it?” He also asked Dr. Birx “if there’s any way that you can apply light and heat to cure, you know, if you could.” (The New York Times) ↩︎

  9. BBC ↩︎

  10. e il suo piccolo allievo Donald Trump, che ha il sogno, lo scopo di trasformare gli Stati Uniti in un regime autocrate ↩︎

  11. intesi come persone che si accontentano del non-pensare e se ne vantano ↩︎

  12. personalmente includo anche le religioni, ma questo sarà un tema per nuovi discussioni ↩︎


I pensieri si riferiscono a quest'articolo:

Dittatori – nazisti – social media: Il nuovo asse del male
Nei dieci anni scorsi è stato creato un mondo di potere parallelo, sconnesso da Stati e sistemi politici, da leggi e regole politiche e sociali. Un mondo nel quale il ruolo del giornalismo e della stampa (il quarto potere in uno stato di diritto) viene progressivamente e sistematicamente emarginato.

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