Salta al contenuto

L’incanto della diversità

L’incanto della diversità è il titolo dell'introduzione di Patrizia Barbuiani a FERMARE FRASI, antologia ed esercizi di scrittura creativa e dinamica. Data di pubblicazione: giovedì prossimo 28 luglio. Ti mandiamo qui queste sue riflessioni sull'insegnamento della scrittura creativa.

di Patrizia Barbuiani

Introduzione al libro Fermare Frasi, in uscita il 28 luglio

Si può insegnare a scrivere? Si può insegnare a creare?

Alla base della risposta vige una legge universale: ognuno possiede immaginazione e dal momento che è in grado di utilizzarla può creare e può scrivere. Nessuno è nato senza fantasia, semplicemente forse non vede in che modo usarla oppure ha paura di sbagliare nell’attingervi. L’educazione scolastica è spesso responsabile di far credere agli allievi di essere sprovvisti di questo dono magnifico. E di conseguenza le persone crescendo si convincono di non essere creativi.

Allora tutti possono scrivere?

Scrivere è un’ambizione personale e come tale dipende dall’individuo, dalle sue potenzialità e dalla sua necessità interna di voler comunicare attraverso la parola vergata. Nel bailamme odierno di discorsi vacui in cui tutti parlano e nessuno ascolta, la scelta della parola scritta diventa un atto quasi sacro, perché acquista una purificazione attraverso la pagina e inchioda le chiacchiere futili.

Scrivere è una scelta come in ogni altro ambito, scrivere è un’azione concreta, è decisione, è affrontare profonde paure e spesso entrare in contatto con le proprie ferite. Non è necessario avere come scopo la realizzazione di un romanzo. Durante l’insegnamento ci siamo accorti che molte persone avrebbero voglia di farlo senza per questo voler stampare un libro. Scrivere per la gioia di raccontare e raccontarsi, provare a sfidare i propri limiti e osare. Sono persone che amano leggere e amano la lingua come mezzo di comunicazione e di creazione. A volte sentono la necessità di provare, stimolati da autori che apprezzano e che vorrebbero emulare per poter offrire la stessa bellezza e gioia che hanno ricevuto nella lettura.

Scrivere è un’arte, ma soprattutto una disciplina. Senza la costanza e la determinazione nulla si crea. Attraverso questo corso vogliamo dare coraggio a persone che vogliono cimentarsi nella scrittura e necessitano un supporto. Forniamo e affiniamo strumenti tecnici per aiutarli a comprendere e mettere a fuoco le difficoltà e gli intoppi, risvegliando allo stesso tempo la creatività. Mettiamo a disposizione la nostra esperienza attraverso consigli e correzioni per migliorare i testi, ma riteniamo che la sostanza sia imprescindibile scelta degli autori. E come tale va rispettata.

Questa antologia raccoglie alcuni scritti, scelti dai corsisti, nati attraverso esercizi precisi, come pure stralci di elaborati nati come lavori personali e sviluppati nell’arco di molteplici mesi.

L’incanto sta nella diversità espressiva di ciascun individuo e nel contempo nel sostegno che ciascuno di loro riceve dal gruppo. Senza gli altri, senza gli incontri, senza l’energia che fluisce dagli esseri umani che ci circondano le cose non accadono, o accadono in un altro modo. La possibilità di confrontarsi, di esprimere le proprie paure e i dubbi, di accettare consigli e a propria volta darne, fluisce nel lavoro che pian pian si sviluppa ulteriormente, fornendo prove dei miglioramenti conseguiti durante l’arco di un semestre. Ognuno può esprimersi, individuando il proprio stile e approfondendo una ricerca sulle proprie potenzialità. Esistono i limiti, ma bisogna dapprima individuarli per poterli semmai superare.

Non si insegna senza a propria volta apprendere. Ogni proposta, ogni messa a fuoco di problemi, ogni invenzione per poter spiegare meglio porta in automatico una più ampia consapevolezza delle tecniche di scrittura, così attraverso l’insegnamento si scorgono le difficoltà comuni a tutti. A chi già scrive e a chi sta imparando.

Fermare frasi è l’incanto di quel momento in cui, liberi dalla propria volontà, si accetta di permettere al flusso che ci pervade di mostrarsi e di essere fissato sulla carta, dando vita a una storia che in fondo non ci appartiene, dando voce a figure indipendenti da noi. Trascriviamo, come scrivani d’altri tempi, mettendo a disposizione carta, penna, la nostra conoscenza e l’umiltà di dire sì all’invisibile.

Commenti

Più recente