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Tensione di vita e amore

...di non cedere all’ingiustizia ma bensì credere più fermamente all’umano che è tensione di vita e amore.

Edoardo Gröppler durante l'introduzione di Totentanz - I Diari

Edoardo Gröppler racconta la sua esperienza durante la creazione di Totentanz - I Diari.

Sono salito su un treno in corsa.

La sensazione è stata questa quando sono stato chiamato per far parte di questo progetto che durava già da oltre un anno.

In 3 settimane riempirsi la testa, gli occhi e l’anima di storie così profonde, quasi private, è stata una sfida notevole.

È stato pero ancora più difficile esercitare la memoria nel modo giusto. Noi attori usiamo la memoria come strumento di lavoro, qua però oltre a quella sfaccettatura dell’esercizio mnemonico del testo vi è un livello più profondo; il livello della memoria storica.

Attraverso le parole di due giovani fratelli tedeschi durante gli anni della guerra, attraverso dei frammenti della loro vita noi invochiamo un esercizio di memoria collettiva che attraversa il frammento e si fa storia, la nostra storia.

Sento quindi l’eccitazione, oltre che della restituzione pubblica che ci sarà il 24 e 25 di questo mese, di essere parte di un esercizio di una memoria che ancora è importante, che ancora fa parte delle nostre vite e che ci può ancora aiutare a non cedere all’orrore, a non cedere all’ingiustizia ma bensì credere più fermamente all’umano che è tensione di vita e amore; i due ingredienti principali di questi scritti di Felix e Brigitta.

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