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Buona domenica, incredulo!

A ogni postulazione religiosa, ci vorrebbe la dichiarazione di una contrapposizione.

Oggi hai già sentito le campane?

C'è una diseguaglianza importante fra fake news e realtà, fra teorie cospiratorie e fatti scientifici, fra religione e ateismo: i primi parlano più forte. O, in altre parole: la realtà esiste, ma sta zitta.

Sono le fake news che fanno rumore, che vengono spinte e promosse, che inondano il cervello delle popolazioni attraverso innumerevoli canali. Le teorie cospiratorie spingono in una posizione di difesa la ragione, sommergendo le chiarezze scientifiche. Sono queste teorie astruse che vengono diffuse attivamente, che gridano, che urlano le loro assurdità in faccia alla gente; così allo stesso modo la religione, con grande fracasso e insistenza, continua a diffondere e a promuovere nella società i suoi costrutti, i suoi cosiddetti valori, le sue fantasticherie, mentre lo scettico, l'agnostico e l'ateo, stanno zitti e soltanto dicono fra sé e sé: non ci credo.

Il risultato è che tutte queste fantasie continuano a prendersi spazi enormi nella società, laddove la realtà e la ragione esistono in silenzio, venendo costrette persino a un atteggiamento di difesa.

Con grande rumore le chiese, di domenica e non solo, inondano città e paesi con la loro esclamazione religiosa, aiutandosi con campane potenti o, dove non disponibili, come la chiesa del Sacro Cuore di Lugano, di altoparlanti.

Ma, appunto, non si vede mai una persona che vi risponde, che scende in strada e dice: "Dio non esiste!". Ci pare assurdo questo pensiero, invece dovrebbe essere la normalità. A ogni postulazione religiosa, ci vorrebbe la dichiarazione di una contrapposizione. Come le fake news devono essere continuamente combattute con le real news e con la realtà, così le teorie cospiratorie devono essere sgomberate con la postulazione dei fatti.

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Ein Beitrag geteilt von Markus Zohner Arts Company (@markuszohner)

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