James Webb, il telescopio spaziale, sta viaggiando nelle profondità dello spazio per raggiungere la sua destinazione, il secondo punto Lagrange. Questo punto dista 1,5 milioni di chilometri dalla Terra e permette al Telescopio di stazionare per le sue osservazioni, protetto dai raggi diretti del sole e con un consumo minimo di carburante per mantenere la posizione. Quello che ci affascina infinitamente è il fatto che James Webb debba arrivare a Lagrange 2 con velocità praticamente zero, ma non ha la possibilità di frenare. Può soltanto accelerare, ma per decelerare avrebbe bisogno di girarsi ed emettere propulsione nella direzione opposta: cosa non prevista per la salvaguardia degli strumenti altamente sensibili al calore. Difatti, il grande successo del lancio con il razzo Ariane 5 il 25 dicembre non è stato solo il fatto che il telescopio arrivasse sano e salvo nello spazio, ma che arrivasse nel punto giusto e con la velocità perfetta per poter continuare il suo viaggio verso Lagrange 2. Senza. Dover. Frenare. Questa velocità era ottima, cosa che, per il risparmio di carburante potrà prolungare la vita di James Webb di diversi anni.
Se cambi la tua narrativa, cambierai la tua realtà. Cos'altro c'è da dire? Con questo testo di Luca Massaroli continua la nostra serie di articoli sul potere del linguaggio: abracadabra!
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