Buona domenica.
Sono passate alcune settimane, ci scusiamo per la pausa. Ci sono state diverse ragioni per non poterti scrivere, la più importante la guerra. Naturalmente.
È stato ed è difficile continuare come prima, è impossibile far finta di niente - come riuscire a continuare a vivere una vita normale, come lavorare, pensare, scrivere mentre nello stesso momento nella stanza accanto viene stuprata tua sorella?
Tu come fai? Tutte le persone stanno continuando le loro vite, apparentemente senza problema - tu che formula hai trovato che ti permette di andare avanti, di procedere con le tue cose? Ti abbiamo preparato tre domande - ci aiuteresti tanto se ci mandassi delle risposte.
Stiamo sentendo i nostri amici nei due paesi che stanno per essere distrutti, l'Ucraina e la Russia. È uno sfacelo. Il mondo sta cadendo in un abisso.
Jegor, teatrante, ci scrive da S. / Russia: "Ora per 'No war!' si rischia fino a 15 anni di galera. Tutti i media normali sono chiusi e proibiti: TV 'Rain', radio 'Echo di Mosca' ecc. Anche YouTube è bandito. Tramite VPN ho ancora l'accesso, ma stanotte per sicurezza ho pulito il mio account FB. Non so, non so, non so...
Ma in più di 20 anni del regno maligno anche tra i giovani, tra intellettuali sono apparsi tanti seguaci di sto scellerato. Ovviamente non tutti, ma ... Come è successo che la Russia si sia trasformata in un vero Mordor!? E temo che non sarà sufficiente solo sciogliere nel vulcano l'unico Anello del Potere. Ci vorranno decenni di pentimento e deputinizzazione.
Scusa il mio lamento, ma la possibilita' di parlare - è un farmaco. Anche fra teatranti meglio evitare questi argomenti. Siamo vivi, ma cupi e arrabiati. Non vedo speranze."
"E il teatro, Jegor? L'arte?"
"Infatti mi vien da pensare che il teatro, le recensioni, i festival in questa realtà sono diventati cose immorali. Ma rinunciare vuol dire capitolare. Se non accettano la capitolazione Kiev, Mariupoli, Kharkov tanto meno possiamo permettercelo noi. Coraggio."
Coraggio.