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Lo studio sulle esperienze infantili avverse

Il legame tra esperienze traumatiche infantili e problemi di salute in età adulta.

Photo: Archive Museums Victoria / Australia

di Adolfo Santoro

Nella seconda metà degli anni ’90 dello scorso secolo Vincent Felitti e Robert Anda condussero in California lo ACE study (Adverse Childhood Experiences Study o Studio sulle esperienze infantili avverse), uno studio epidemiologico su un campione di 17.000 partecipanti, volto a comprendere se le esperienze infantili avverse (ACE), che sono fattori aspecifici, potessero predisporre all’esordio di malattie fisiche e mentali, influenzarne il decorso, peggiorarne la prognosi e provocare ricadute.

L’idea dello studio maturò un decennio prima, quando, nel corso della valutazione dei risultati di un programma di digiuno integrato che permetteva ai partecipanti affetti da grave obesità di perdere una considerevole quantità di peso, ci si accorse del fatto che il più alto tasso di abbandoni del programma era di soggetti che stavano ricavando il maggior beneficio. Un approfondimento della questione fece emergere che la perdita di peso spesso veniva avvertita come una minaccia potenziale e che alcuni comportamenti come l’iperalimentazione erano tentativi di soluzione di problematiche insorte nell’infanzia: poiché molti soggetti erano stati fisicamente o sessualmente abusati da bambini, essi sembravano usare inconsciamente l’obesità come un meccanismo per evitare le attenzioni sessuali altrui o per proteggersi da eventuali aggressioni.

Lo studio ACE ha così connesso eventi, accaduti anche cinquant’anni prima, al presente stato di salute della persona, per poi seguire in prospettiva la coorte di studio.

Fu così costruita la piramide ACE, che

  • alla base è costituita dalle ACE,
  • segue il disturbo del neurosviluppo,
  • segue poi il danno sociale, emozionale e cognitivo,
  • segue l’adozione di comportamenti ad alto rischio,
  • seguono malattia, disabilità e problemi sociali,
  • all’apice della piramide c’è la morte prematura.

Le ACE sono comuni: quasi i 2/3 dei partecipanti allo studio segnavano almeno 1 ACE e più di 1 su 5 riferiva 3 o più ACE.  Uno dei primi dati a emergere fu che in genere le esperienze sfavorevoli non erano isolate, ma tendevano ad aggregarsi: se una persona presentava la positività ad una categoria ACE, la probabilità che ne avesse una seconda era di 2-18 volte maggiore rispetto a chi non ne presentava alcuna. Fu quindi utilizzato un sistema di punteggi, il punteggio ACE, in cui a ogni soggetto veniva attribuito 1 punto per ogni categoria di Esperienze Sfavorevoli vissute prima dei 18 anni.

Lo studio si servì di due questionari (il Family Health History Questionnaire  e l’Health Appraisal Questionnaire ), ognuno dei quali aveva una versione destinata ai maschi ed una destinata alle femmine. Fu così elaborato il Questionario ACE, comprendente dieci categorie di Eventi che possono essere stati sperimentati durante l’infanzia e l’adolescenza; eccone una versione di Vincent Felitti:

QUESTIONARIO ACE (Felitti, 2013)

Durante la tua crescita, nei tuoi primi 18 anni di vita:

1. Un genitore o un altro adulto della tua famiglia ha spesso o molto spesso imprecato contro di te, ti ha insultato, denigrato o umiliato oppure si è comportato in un modo che ti ha fatto temere di essere ferito fisicamente?
Se sì, segna 1 ______

2. Un genitore o un altro adulto della tua famiglia ti ha spesso o molto spesso spinto, afferrato, schiaffeggiato o tirato qualcosa addosso oppure ti ha colpito/a così forte da lasciarti segni o lesioni?
Se sì, segna 1____

3. Un adulto o una persona di cinque anni più grande di te ti ha mai toccato/a, accarezzato/a o ha voluto che tu toccassi sessualmente il suo corpo oppure ha tentato di avere un rapporto orale, vaginale o anale con te?
Se sì, segna 1____

4. Hai spesso o molto spesso avuto la sensazione che nessuno della tua famiglia ti abbia amato o ti consideri speciale o importante oppure i membri della tua famiglia non si prestino attenzione l'un l'altro, non si sentano vicini gli uni agli altri o non si sostengano a vicenda?
Se sì, segna 1____

5. Hai spesso o molto spesso avuto la sensazione che non avevi abbastanza da mangiare, hai dovuto indossare dei vestiti sporchi, non avevi nessuno che ti proteggesse oppure i tuoi genitori fossero troppo ubriachi o drogati per prendersi cura di te o per portarti da un medico quando ne avevi bisogno?
Se sì, segna 1____

6. I tuoi genitori si sono separati o hanno divorziato?
Se sì, segna 1____

7. Tua madre (o la tua matrigna) è stata spesso o molto spesso spinta, stretta, schiaffeggiata o le è stato tirato qualcosa addosso oppure a volte, spesso, molto spesso è stata presa a calci, morsi, è stata colpita con un pugno o con qualcosa di duro oppure è stata ripetutamente colpita per almeno un paio di minuti o minacciata con una pistola un coltello?
Se sì, segna 1____

8. Hai vissuto con qualcuno che aveva problemi con l'alcol, era un alcolista o faceva uso di droghe?
Se sì, segna 1____

9. Un membro della tua famiglia era depresso, presentava patologie psichiatriche o ha tentato il suicidio?
Se sì, segna 1____

10. Un membro della tua famiglia è stato in prigione?
Se sì, segna 1 ____

Adesso somma le risposte Sì______

Questo è il tuo punteggio ACE.

Il risultato

Nella seguente tabella sono elencate le dieci categorie e tra parentesi è annotata la loro frequenza.

Categoria Dettagli
Abuso Emozionale: minacce ricorrenti, umiliazione (11%)

Fisico: percosse, escludendo le sculacciate (28%)

Con contatto sessuale (28% donne, 16% uomini; 22% sul totale)
Ambiente
domestico
disfunzionale
Madre maltrattata in modo violento (13%)

Membro della famiglia (convivente) consumatore di alcool o droga (27%)

Membro della famiglia (convivente) incarcerato (6%)

Membro della famiglia (convivente) depresso cronico, suicida,
malato mentale o ricoverato in ospedale psichiatrico (17%)

Non allevato da entrambi i genitori (23%)
Trascuratezza Fisica (10%)

Emozionale (15%)

Queste categorie sono state poi ampliate con altre domande come Sei mai stato un soldato in combattimento? Sei mai vissuto in una zona bellica? Qualcuno della tua famiglia è stato ucciso? Qualcuno della tua famiglia si è suicidato?

L’utilizzo del punteggio ACE mostrò che gli esiti erano cumulativi in più ambiti di disagio/malattia: chi aveva un punteggio ACE di 4 o più aveva, ad esempio, - rispetto a persone con un punteggio ACE di 0 - 2 volte più probabilità di essere fumatore, 12 volte più probabilità di aver tentato il suicidio, 7 volte più probabilità di essere alcolizzato, 10 volte più probabilità di essere utilizzatore di droghe da strada.

Il rapporto tra punteggio ACE e vari disagi/malattie è illustrato nella seguente tabella.

Disturbi
psichiatrici
Depressione cronica. Suicidio. Tassi di prescrizione di antidepressivi.
Allucinazioni. Difficoltà a ricordare l'infanzia. Sintomi non spiegati
a livello medico in età adulta.
Rischi per la
salute
Fumo. Alcoolismo. Uso di droga in vena. Gravi problemi di lavoro,
assenteismo, gravi problemi economici.
Comportamento
sessuale
Comportamento sessuale in adolescenza, gravidanza in adolescenza,
paternità in adolescenza. Promiscuità (probabilità di aver avuto 50
o più partner sessuali)
Malattie
somatiche
Grave epatopatia (epatite/ittero). Broncopneumopatia cronica ostruttiva
(BPCO). Coronaropatie. Malattie autoimmuni.
Costi dell'assistenza
sanitaria
Tassi di prescrizione di antipsicotici. Tassi di prescrizione per
ansiolitici. Visite ambulatoriali e di pronto soccorso, ospedalizzazioni
e decessi
Aspettative di vita Decremento del punteggio ACE con l'allungarsi della speranza di vita

Questa tabella evidenzia l’aspecificità degli Eventi Avversi nei primi diciotto anni di vita: l’esito della sofferenza – se in ambito comportamentale o mentale o somatico – dipende quindi da altri fattori.

È interessante aggiungere che lo studio ACE di Philadelphia, effettuato nel contesto di una metropoli con una popolazione varia per socialità e razza, ha aggiunto cinque nuove categorie di ACE:

  1. sperimentare il razzismo,
  2. assistere alla violenza,
  3. vivere in un quartiere non sicuro,
  4. essere affidato a cure affidatarie,
  5. subire bullismo.

È risultato che il 40,5% degli adulti di Philadelphia ha assistito alla violenza durante la crescita, il che include vedere o sentire qualcuno picchiato, pugnalato o colpito. Oltre un terzo (34,5%) degli adulti ha riferito di aver subito discriminazioni basate sulla propria razza o etnia, mentre quasi tre adulti su dieci (27,3%) hanno riferito di essersi sentiti insicuri nei loro quartieri o di non fidarsi dei vicini durante l'infanzia

In totale, oltre il 37% degli intervistati di Philadelphia ha riferito di 4 o più ACE. Vivere in una metropoli multirazziale è, dunque, molto più stressante del normale stress legato alla cattiveria umana.


🖐🏼
Vivo all’Elba ed ho lavorato per più di 40 anni come psichiatra; dal 1991 al 2017 sono stato primario e dirigente di secondo livello. Continuo a ricevere persone in crisi alla ricerca della propria autenticità.
Ho tenuto numerosi gruppi e ho preso in carico individualmente e con la famiglia persone anche con problematiche psicosomatiche (cancro, malattie autoimmuni, allergie, cefalee, ipertensione arteriosa, fibromialgia) o con problematiche nevrotiche o psicotiche.
Da anni ascolto le persone in crisi gratuitamente perché ritengo che c’è un limite all’avidità.

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