Trovare e ritrovare il piacere alla scrittura, creare una connessione tra la memoria e l’immaginazione attraverso una scrittura creativa. Esercizi e discussioni per esaminare la natura della memoria e dell’immaginazione e la chimica creativa della loro interazione.
"Il potere del linguaggio", la nostra serie di scritti iniziata a dicembre dell'anno scorso tratta un tema fondamentale, per noi vitale. Con l'ultimo testo: "La parola, capolavoro dell'immaginazione umana" di Markus Zohner chiudiamo questa serie.
Il linguaggio è un flusso d'azioni condivise, uno strumento sensibile da prenderne massima cura. Oggi, per te: « J'ai compris que… » di Giulia Schira.
Quattro donne e un uomo in una stanza? Quanto è ridotto il nostro linguaggio! Lui e lei. Tutti gli uomini, via, non complichiamoci la vita con 'sta grammatica! Ovviamente, al centro del problema, come sempre è il maschio: egocentrico, prepotente e anche stupido. C'è da lavorare.
Imparare dalle popolazioni indigene a vivere nel presente: nuove concezioni di spazio, di tempo, del passato, del futuro e del presente.
Se cambi la tua narrativa, cambierai la tua realtà. Cos'altro c'è da dire? Con questo testo di Luca Massaroli continua la nostra serie di articoli sul potere del linguaggio: abracadabra!
Per concludere la sua serie, Dario Migliavacca scrive sulla comunicazione positiva. Una partenza importante per una discussione che, secondo noi, deve continuare; come confermano gli neuroscienziati: nella stessa maniera nella quale il cervello elabora le parole, le parole formano il cervello.
Ecco il quarto testo della nostra serie IL POTERE DEL LINGUAGGIO: Dario Migliavacca, Professional Coach, Counselor e D&I advocacy per una multinazionale scrive sul potenziale della mindfulness, della comunicazione consapevole.
Ci si maschera dietro la convinzione di voler difendere un’identità. L’identità invece ne esce rafforzata, non indebolita, dal confronto con la diversità.