Marija Stepanova, poetessa russa che vive a Berlino, per il suo ciclo di poesie "Ragazze senza vestiti", in questi giorni è stata decorata con il Leipziger Buchpreis zur Europäischen Verständigung.
In un'intervista Marija Stepanova parla di "guerre della memoria": La memoria è un territorio molto vivido e pericoloso. Le guerre della memoria formano una guerra civile che non finisce mai. Mi sembra che proprio questo stia accadendo ora, perché parlare del passato è un mezzo per parlare del presente. Se in Russia si riprende a discutere di Stalin, Ivan il Terribile o Nicola II, questo sostituirà senza dubbio una discussione politica con una discussione storica.
Da: Marija Stepanova
Ragazze senza vestiti | Mädchen ohne Kleider
Aus dem Russischen von Olga Radetzkaja
„Immer ist da etwas, das sagt: zieh dich aus
Und zeig her, nimm das ab, leg es weg, leg dich hin
Und mach breit, lass sehen,
Mach auf, fass ihn an, siehst du das?
Immer ist da ein Zimmer mit einer waagrechten
Fläche, immer stehst du darin wie ein Baum,
Liegst wie ein Baum, wie umgestürzt immer
Die tauben Zweige hoch überm Kopf,
Erde zwischen den Fingern, Finger im Mund,
Deine Äpfel hast du nicht gehütet.“
"Sempre ci sono ragazze da qualche parte senza vestiti.
Sempre c'è qualcosa che le consuma.
Sempre c'è qualcosa che rimane di loro.
Sempre c'è qualcosa che è per sempre finito."