Buona domenica, tu che aneli alla luce e al calore!
Speriamo che tu sia arrivata bene fino a qui, dai, adesso ce la facciamo anche a superare le ultime insidie, prima di abbracciare l'anno nuovo.
Noi siamo stati un po' iperattivi ultimamente, creando non solo una, ma ben due nuove newsletter. Quella in tedesco Markus Zohner è un progetto personale di Markus, nel quale sta sviluppando tematiche che gli stanno a cuore. Il tema attuale è: Esseri in gabbie. Si sta interrogando sulla questione delle tante gabbie in cui viviamo.
Se parli, o meglio: se leggi il tedesco ti raccomandiamo vivamente di abbonarti!.
La seconda newsletter, in inglese, è Change My Mind!. Domande, discussioni, argomentazioni. Provocazioni, ragionamenti, visioni.
Vorremmo porre le nostre domande in modo diretto. Desideriamo ampliare la discussione, coinvolgere persone interessate ad affrontare le grandi questioni che ci tengono svegli la notte.
La prima di queste domande, da cui il titolo: Cosa serve per cambiare un'opinione/la mia opinione?
Sarebbe bello se venissi con noi! Su Substack, dove risiedono queste due nuove newsletter, trovi gli articoli già pubblicati. Ha anche delle ottime funzioni per la comunicazione: Puoi commentare gli articoli, e la chat è aperta.
Continuiamo a mandarti le ultime novità e articoli in italiano qui su Backstage Magazine.
Abbiamo appena pubblicato due favolosi articoli di Adolfo Santoro sul cineasta Ingmar Bergman.
Grazie di esserci,
Un abbraccio sotto il cielo d'inverno!
Ingmar Bergman
Adolfo Santoro continua a scrivere sul mondo enorme di Ingmar Bergman e sulle sue relazioni con August Strindberg e Friedrich Nietzsche.
Esclusivamente su Backstage Magazine:
Aktuell auf Deutsch
Ich träume davon, eine Gemeinschaft Kultur-, Theater- und Literaturbegeisterter aufzubauen, die sich mit den grossen Themen unserer Zeit auseinandersetzt. Die Gedanken entwickelt, Ideen, Texte und die versucht, durch Schreiben die Welt zu entdecken, sie zu kreieren.
...and: Change My Mind!
Our world is a tapestry of complexity. Whilst questions may be simple, answers rarely are. Everything interweaves; cause and effect often lie leagues apart, their connecting threads tangling swiftly in our minds. Hence, our mission: to pose questions and resist the temptation of simple answers. To take positions, yes — but more importantly, to put these positions up for discussion, remaining open to change. To question. To probe deeper. To embrace the world's complexity whilst trying not to lose our bearings entirely.