Buon compleanno, Domenica!
L'estate sta solo per iniziare, e ci stiamo già sciogliendo. È iniziata la produzione di un nuovo podcast (seguono dettagli), e l'allestimento del nuovo sito sta progredendo a passi da gigante. Stiamo ideando le nuove offerte di corsi per la scrittura creativa (ancora pochi posti rimasti per il corso intensivo a fine luglio, a Lugano!), e settimana scorsa abbiamo presentato l'ultimo spettacolo della stagione. Incontrando Giulia. Incredibile.
Il Ritorno di Ulisse:
Una Storia che Attraversa le Generazioni
Quando abbiamo ricevuto la prima email di Giulia, docente alle scuole medie di Biasca, non potevamo immaginare la storia che si nascondeva dietro quella richiesta di portare ODISSEA nella sua scuola.
Solo dopo lo spettacolo, parlando con lei e vedendo una fotografia del suo libro dei ricordi con i nostri autografi, abbiamo realizzato che cerchio enorme si era chiuso in modo straordinario con la rappresentazione di oggi, e con l'incontro con Giulia.
Giulia aveva visto ODISSEA da bambina, nel 1994. Non una, ma tre volte in breve tempo - due nella stessa giornata. I suoi genitori, docenti alle medie di Ambrì, l'avevano portata con loro per farle vivere questa esperienza speciale che aveva luogo nella loro scuola. Già questo fa sì che memorizzassi e mi affezionassi alla storia, ci ha raccontato. Mi aveva rapita il fatto che in due rappresentaste infiniti personaggi. Per anni, ODISSEA è rimasta il suo riferimento principale per l'epopea omerica. Quando poi a casa ne leggevamo estratti o vedevamo cartoni animati, il pensiero veniva comunque collegato alla vostra pièce. La battuta su Telemaco, quando Zeus distratto lo chiama Telecomando è diventata uno scherzo di famiglia che dura da decenni: Mi potresti passare il Telemaco per favore
Trent'anni dopo, mentre preparava il programma di italiano partendo dal mito per poi leggere "L'avventura di Ulisse" di Molesini, ha ricordato quello spettacolo. Con l'aiuto del marito, insegnante di greco e latino, è riuscita a ricordare il nome di Patrizia Barbuiani, perché ricordavo che ai tempi conduceva anche Big Box, alla Radiotelevisione Svizzera. La ricerca online non ha portato ai video d'epoca sperati, ma ha rivelato qualcosa di meglio: stavamo ancora portando ODISSEA in scena.
Non ho pensato troppo al "se avesse funzionato", ci ha scritto. Mi dicevo che era così bello, che ancora lo ricordavo e che voi ancora lo portavate in giro… La direzione ha accolto facilmente la proposta, i colleghi di italiano e storia sono stati entusiasti.Il giorno dello spettacolo in giugno 2025, nell'atrio della scuola trasformato in teatro improvvisato, 130 ragazzi hanno vissuto la stessa magia che aveva incantato Giulia bambina.
Avevo trattato il mito a inizio anno. Ero proprio partita dall'iconografia delle divinità. I ragazzi hanno imparato a riconoscere i diversi dèi dal loro attributo. A seguito del teatro abbiamo ripreso questo aspetto. Erano molto colpiti dal fatto che in due, voi rappresentaste tutti i personaggi. Ho chiesto loro di dirmi come facevano a riconoscere chi eravate in quel momento e abbiamo quindi riflettuto sui parallelismi tra arte figurativa e teatro ritrovando la mano a forma di tridente di Poseidone, la mano-corona di Zeus, l'Arco di Atena.
I ragazzi della scuola speciale hanno riso di gusto alle battute e si guardavano complici. Gli studenti appena arrivati del corso di lingua e integrazione sono riusciti a seguire la storia grazie ai gesti anche quando non capivano le parole e sono rimasti toccati nel sentire che Patrizia e Markus avevano portato lo spettacolo anche nei loro paesi d'origine.
Dopo la rappresentazione, Giulia ha integrato l'esperienza nel suo programma didattico, facendo riflettere gli studenti su come due attori riescano a rappresentare tutti i personaggi. Abbiamo perciò analizzato i parallelismi tra arte figurativa e teatro ritrovando la mano a forma di tridente di Poseidone, la mano-corona di Zeus, l'Arco di Atena. È stato meraviglioso vedere i miei ragazzi così presi dalla storia, e poi alla fine dello spettacolo tutti che si allungavano per darvi il cinque mentre uscivate.
Per noi della Markus Zohner Arts Company, che da oltre 35 anni portiamo i nostri spettacoli in tutto il mondo - dalla Russia alla Grecia, dal Pakistan al Kazakistan, dalla Persia al Brasile - questa storia per noi rappresenta l'essenza del teatro: la capacità di creare memorie che attraversano le generazioni. ODISSEA continua il suo viaggio, portando con sé non solo le avventure di Ulisse, ma anche le storie di chi, come Giulia, trasforma un ricordo d'infanzia in un dono per i propri studenti.
Sapere che anche i miei alunni hanno potuto vederlo e che magari si ricorderanno anche solo di qualche spezzone dell'Odissea grazie a questo è per me grande gioia, ci ha scritto Giulia. E per noi, sapere che il nostro lavoro continua a vivere e a moltiplicarsi attraverso le generazioni, è la conferma più bella del senso del nostro fare teatro.
È aperta l'iscrizione!
Settimana di corso intensivo estivo di scrittura creativa: tra memoria e immaginazione, con Patrizia Barbuiani e Markus Zohner
Assicurati uno dei pochi posti disponibili!


