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Il Ritorno di Ulisse: Una Storia che Attraversa le Generazioni

Una docente che aveva visto ODISSEA da bambina quasi 30 anni fa ci ha invitato a presentarlo ai suoi alunni. Quando ci ha mostrato il libro dei ricordi con i nostri autografi del 1994, abbiamo capito che il cerchio si era chiuso in modo straordinario.

ODISSEA, con Patrizia Barbuiani e Markus Zohner. In giro per il mondo da oltre 30 anni.

Sommario

Buon compleanno, Domenica!

L'estate sta solo per iniziare, e ci stiamo già sciogliendo. È iniziata la produzione di un nuovo podcast (seguono dettagli), e l'allestimento del nuovo sito sta progredendo a passi da gigante. Stiamo ideando le nuove offerte di corsi per la scrittura creativa (ancora pochi posti rimasti per il corso intensivo a fine luglio, a Lugano!), e settimana scorsa abbiamo presentato l'ultimo spettacolo della stagione. Incontrando Giulia. Incredibile.


Il Ritorno di Ulisse:
Una Storia che Attraversa le Generazioni

Quando abbiamo ricevuto la prima email di Giulia, docente alle scuole medie di Biasca, non potevamo immaginare la storia che si nascondeva dietro quella richiesta di portare ODISSEA nella sua scuola.
Solo dopo lo spettacolo, parlando con lei e vedendo una fotografia del suo libro dei ricordi con i nostri autografi, abbiamo realizzato che cerchio enorme si era chiuso in modo straordinario con la rappresentazione di oggi, e con l'incontro con Giulia.

Giulia aveva visto ODISSEA da bambina, nel 1994. Non una, ma tre volte in breve tempo - due nella stessa giornata. I suoi genitori, docenti alle medie di Ambrì, l'avevano portata con loro per farle vivere questa esperienza speciale che aveva luogo nella loro scuola. Già questo fa sì che memorizzassi e mi affezionassi alla storia, ci ha raccontato. Mi aveva rapita il fatto che in due rappresentaste infiniti personaggi. Per anni, ODISSEA è rimasta il suo riferimento principale per l'epopea omerica. Quando poi a casa ne leggevamo estratti o vedevamo cartoni animati, il pensiero veniva comunque collegato alla vostra pièce. La battuta su Telemaco, quando Zeus distratto lo chiama Telecomando è diventata uno scherzo di famiglia che dura da decenni: Mi potresti passare il Telemaco per favore

Trent'anni dopo, mentre preparava il programma di italiano partendo dal mito per poi leggere "L'avventura di Ulisse" di Molesini, ha ricordato quello spettacolo. Con l'aiuto del marito, insegnante di greco e latino, è riuscita a ricordare il nome di Patrizia Barbuiani, perché ricordavo che ai tempi conduceva anche Big Box, alla Radiotelevisione Svizzera. La ricerca online non ha portato ai video d'epoca sperati, ma ha rivelato qualcosa di meglio: stavamo ancora portando ODISSEA in scena.
Non ho pensato troppo al "se avesse funzionato", ci ha scritto. Mi dicevo che era così bello, che ancora lo ricordavo e che voi ancora lo portavate in giro… La direzione ha accolto facilmente la proposta, i colleghi di italiano e storia sono stati entusiasti.Il giorno dello spettacolo in giugno 2025, nell'atrio della scuola trasformato in teatro improvvisato, 130 ragazzi hanno vissuto la stessa magia che aveva incantato Giulia bambina.

Avevo trattato il mito a inizio anno. Ero proprio partita dall'iconografia delle divinità. I ragazzi hanno imparato a riconoscere i diversi dèi dal loro attributo. A seguito del teatro abbiamo ripreso questo aspetto. Erano molto colpiti dal fatto che in due, voi rappresentaste tutti i personaggi. Ho chiesto loro di dirmi come facevano a riconoscere chi eravate in quel momento e abbiamo quindi riflettuto sui parallelismi tra arte figurativa e teatro ritrovando la mano a forma di tridente di Poseidone, la mano-corona di Zeus, l'Arco di Atena.

I ragazzi della scuola speciale hanno riso di gusto alle battute e si guardavano complici. Gli studenti appena arrivati del corso di lingua e integrazione sono riusciti a seguire la storia grazie ai gesti anche quando non capivano le parole e sono rimasti toccati nel sentire che Patrizia e Markus avevano portato lo spettacolo anche nei loro paesi d'origine.

Dopo la rappresentazione, Giulia ha integrato l'esperienza nel suo programma didattico, facendo riflettere gli studenti su come due attori riescano a rappresentare tutti i personaggi. Abbiamo perciò analizzato i parallelismi tra arte figurativa e teatro ritrovando la mano a forma di tridente di Poseidone, la mano-corona di Zeus, l'Arco di Atena. È stato meraviglioso vedere i miei ragazzi così presi dalla storia, e poi alla fine dello spettacolo tutti che si allungavano per darvi il cinque mentre uscivate.

Per noi della Markus Zohner Arts Company, che da oltre 35 anni portiamo i nostri spettacoli in tutto il mondo - dalla Russia alla Grecia, dal Pakistan al Kazakistan, dalla Persia al Brasile - questa storia per noi rappresenta l'essenza del teatro: la capacità di creare memorie che attraversano le generazioni. ODISSEA continua il suo viaggio, portando con sé non solo le avventure di Ulisse, ma anche le storie di chi, come Giulia, trasforma un ricordo d'infanzia in un dono per i propri studenti.

Sapere che anche i miei alunni hanno potuto vederlo e che magari si ricorderanno anche solo di qualche spezzone dell'Odissea grazie a questo è per me grande gioia, ci ha scritto Giulia. E per noi, sapere che il nostro lavoro continua a vivere e a moltiplicarsi attraverso le generazioni, è la conferma più bella del senso del nostro fare teatro.


ODISSEA: Trent'Anni di Teatro in Due Sedie

Dal 1994, Patrizia Barbuiani e Markus Zohner portano in scena l'Odissea di Omero con un'idea radicale: due attori, due sedie, puro teatro. Solo corpi, voci e l'immaginazione del pubblico.

In questo vuoto scenico nasce un mondo intero. Dei e mostri, ninfe e marinai, tempeste e naufragi — tutto emerge dal gesto, dalla mimica, dalla trasformazione fisica degli interpreti. Zeus alza una mano a corona. Poseidone tende tre dita come un tridente. Atena scocca una freccia invisibile. Il pubblico completa le immagini.

È un teatro che chiede qualcosa allo spettatore: la partecipazione attiva dell'immaginazione. Ed è per questo che funziona con bambini e adulti, in italiano e in tedesco, in Svizzera e in Kazakistan.

Dove è Arrivata l'ODISSEA

In oltre trent'anni, lo spettacolo ha attraversato confini e continenti:

  • Europa: Svizzera, Italia, Germania, Austria, Grecia, Paesi Baltici
  • Russia: da Novgorod al Novosibirsk, a Jekaterinburg a Novey Urengoi
  • Asia Centrale: Kazakistan (Almaty, Nur-Sultan), Uzbekistan (Tashkent), Kirgisistan
  • Medio Oriente: Iran, Turchia, Egitto
  • Asia: Pakistan, Armenia
  • Americhe: Brasile, Argentina,

Nel 2000, la Markus Zohner Arts Company ha ricevuto lo Swiss Theatre Award.

Il Segreto: Due Attori, Infiniti Personaggi

Come disse Giulia, la maestra di Biasca che da bambina vide lo spettacolo tre volte: "Mi aveva rapita il fatto che in due rappresentaste infiniti personaggi."

Questo è il cuore del metodo: la trasformazione totale. Patrizia e Markus non "interpretano" Ulisse, Penelope, Polifemo — li diventano, uno dopo l'altro, attraverso il corpo. È tecnica sviluppata in decenni di lavoro sulla voce, sul movimento, sull'improvvisazione. È teatro nella sua forma più antica e più pura.


Domande Frequenti su ODISSEA

Cos'è ODISSEA della Markus Zohner Arts Company?

È un adattamento teatrale dell'Odissea di Omero, in scena dal 1994. Due attori — Patrizia Barbuiani e Markus Zohner — raccontano l'intera epopea di Ulisse usando solo i loro corpi e le loro voci. Teatro puro, essenziale, potente.

In che lingue viene rappresentato?

Lo spettacolo esiste in versione italiana (ODISSEA) e tedesca (ODYSSEE). La compagnia lo adatta alla lingua del paese ospitante.

Quanto dura lo spettacolo?

Esistono due versioni:

  • Versione per le scuole: circa 55 minuti
  • Versione teatrale: circa 90 minuti, con intervallo

Al termine, la compagnia offre la possibilità di rispondere alle domande degli studenti per circa 20 minuti — un momento di scambio che arricchisce l'esperienza.

È adatto alle scuole?

Sì. ODISSEA è stato rappresentato in centinaia di scuole, dalle elementari alle superiori. La forma essenziale dello spettacolo aiuta gli studenti a concentrarsi sulla storia e sul potere della narrazione. Come dimostra la storia di Giulia: un'esperienza vista a 8 anni può restare impressa per trent'anni.

Perché due attori per un'epopea così vasta?

È una scelta artistica precisa. Due corpi che si trasformano costantemente creano un effetto più potente di qualsiasi scenografia. Il pubblico deve immaginare — e l'immaginazione attiva crea ricordi più profondi. È lo stesso principio del racconto orale che ha trasmesso l'Odissea per secoli prima che fosse scritta.

Chi ha scritto l'adattamento?

Il concept e la regia sono di Patrizia Barbuiani e Markus Zohner. La drammaturgia è di Dr. Wolfgang Santorini. I costumi di Settima Bonelli e Monica Croci, la scenografia di Giovanni Chiari.

Si può prenotare ODISSEA per la propria scuola o teatro?

Sì. La compagnia è in tour attivo. Per informazioni: zohner.com


Il Contenuto: Ulisse, Telemaco, Penelope

La nostra scelta è caduta sull'Odissea di Omero per il suo messaggio profondamente positivo: Ulisse, Telemaco e Penelope, malgrado le continue avversità, non perdono mai la speranza di potersi riabbracciare — e riusciranno a riunificarsi dopo venti lunghissimi anni di distacco.

È un intenso, ironico e umano ritratto dell'astuto Ulisse che prende vita con ritmo e movimento. Attraverso la parola, il gesto, la voce, il movimento e altre tecniche teatrali si crea un mondo immaginario che diventa reale. Eroi, mostri raccapriccianti, esseri invisibili, dei e semidei animano e popolano le storie attraverso la narrazione.


Il Nostos: Perché l'Odissea Parla Ancora a Noi

L'Odissea è la storia del nostos — il ritorno a casa. Una parola greca che ha dato origine a "nostalgia": il dolore del ritorno.

Ulisse impiega vent'anni per tornare a Itaca. Ma il vero viaggio è interiore. Ogni mostro affrontato, ogni tentazione superata, ogni naufragio sopravvissuto lo trasforma. L'uomo che torna è un altro. E Itaca, quando finalmente la raggiunge, è cambiata anche lei.

È per questo che la storia risuona ancora dopo tremila anni. Tutti siamo in viaggio. Tutti cerchiamo di tornare — a un luogo, a una persona, a una versione di noi stessi che forse non esiste più.

E a volte il ritorno avviene in modi inaspettati. Come per Giulia: trent'anni dopo aver visto ODISSEA da bambina, ha portato i suoi studenti a vedere lo stesso spettacolo. Il cerchio si è chiuso. La storia continua.


Approfondimenti su Backstage Magazine

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Patrizia Barbuiani e Markus Zohner

Patrizia Barbuiani è attrice, regista e scrittrice. Dopo due spedizioni himalayane al Makalu e il diploma di teatro, ha lavorato come redattrice alla Televisione Svizzera prima di tornare al teatro. Con la Markus ZohnerArts Company ha compiuto tournée mondiali, ricevendo lo Swiss Theatre Award 2000. Ha fondato TeatroX e pubblicato quattro romanzi.

Markus Zohner è attore e regista, originario di Monaco di Baviera. Dirige la Markus Zohner Arts Company dal 1987, in tour mondiale da oltre 35 anni. Ha fondato accademie teatrali in Asia Centrale, diretto teatri in Svizzera, e nel 2008-2009 ha attraversato l'Europa a piedi da Venezia a San Pietroburgo (4000 km, 12 paesi) sulla Via dell'Ambra.

Insieme, dal 1994, portano l'Odissea in giro per il mondo.


Questo articolo fa parte di Backstage Magazine, la rivista della Markus Zohner Arts Company.


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