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Le illusioni esistono per farli implodere.

D’inverno i tuoi figli avranno freddo, un freddo cane, e dovranno difendere l’acqua, il terreno e quel poco che resta loro, da chi ha sete, molta più sete di loro, da chi ha fame e da chi ha bisogno di un tetto per la notte. 


APOCALYPSE 2072 | end.begin è stato uno spettacolo importante per noi, in tanti sensi. Ci ha gettato in un mondo angosciante. Immergendoci nelle ricerche scientifiche intorno alle problematiche della distruzione dell'atmosfera del nostro pianeta, del riscaldamento atmosferico, dell'avvelenamento delle risorse naturali e del consumo sfrenato delle risorse limitate, abbiamo progettato un mondo futuro immaginario, una situazione post-apocalittica.

L'allesitmento e la realizzazione dello spettacolo APOCALYPSE 2072 | end.begin per noi hanno avuto conseguenze profonde. Non solo negli anni successivi la nostra compagnia si è concentrata sulla domanda cos'è davvero il tutto?, ma ha anche cercato di afferrare una visione scientifica sull'universo e sul nostro mondo.

Capire la fragilità della vita in generale, delle nostre vite in particolare, e soprattutto la fragilità dei sistemi che ci ospitano e che ci permettono di vivere in maniera pacifica e sana - ecosistema, sistema atmosferico, la necessità vitale di acque e mari incontaminati - ci ha fatto prendere delle conseguenze.
Passo dopo passo abbiamo realizzato che, per poter evitare o almeno tardare il più possibile la distruzione di questi sistemi, è necessario agire il più veloce e il più drastico possibile, e questo sia su livello globale, politico e sociale, ma sopratutto su livello personale.
Così abbiamo iniziato a trasformare le nostre attività artistiche e teatrali, la nostra maniera di lavorare e di vivere.


Per oggi: buon ascolto del l'incotro fra Markus Zohner e Alan Alpenfelt in occasione della realizzazione dello spettacolo APOCALYPSE 2072 | end.begin.

In occasione della prima assoluta dello spettacolo APOCALYPSE 2072 | end.begin, Alan Alpenfelt e Markus Zohner parlano sulla fine del mondo. Affrontano il tema dell’APOCALYPSE in tutte le sue sfaccettature: fine della nostra civilizzazione – significato umano – mondo post apocalittico – idea dell’apocalisse – domande sull’umanità, sul suo esito, sulla poesia del crollo.

D’inverno i tuoi figli avranno freddo, un freddo cane, e dovranno difendere l’acqua, il terreno e quel poco che resta loro, da chi ha sete, molta più sete di loro, da chi ha fame e da chi ha bisogno di un tetto per la notte. 

Ti illudi davvero che questo piccolo paradiso nel quale viviamo sarà nostro per sempre?

Ci saranno dieci miliardi di altri uomini, donne e bambini, di tutti i colori e da tutte le parti del mondo, che si sposteranno perché avranno bisogno di vivere. Di sopravvivere. Anche loro. E il piccolo paradiso sarà perduto. 
Una memoria del futuro. L’inizio di una nuova era, nella quale nulla sarà come noi lo immaginiamo, come noi speriamo che sia. Sarà un nuovo inizio, sì.
Ogni inizio è pieno di speranze. Ma è anche pieno di nostalgia.
Nostalgia per il mondo perso.

Dimentica la tua automobile. Pensa a quello che è importante.

Metti le cuffie, schiaccia play, ascolta…

... e facci sapere cosa ne pensi!

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