#55 | Il linguaggio è un flusso d'azioni: «J'ai compris que…»
Il linguaggio è un flusso d'azioni condivise, uno strumento sensibile da prenderne massima cura. Oggi, per te: « J'ai compris que… » di Giulia Schira.
Il linguaggio è un flusso d'azioni condivise, uno strumento sensibile da prenderne massima cura. Oggi, per te: « J'ai compris que… » di Giulia Schira.
Quattro donne e un uomo in una stanza? Quanto è ridotto il nostro linguaggio! Lui e lei. Tutti gli uomini, via, non complichiamoci la vita con 'sta grammatica! Ovviamente, al centro del problema, come sempre è il maschio: egocentrico, prepotente e anche stupido. C'è da lavorare.
Imparare dalle popolazioni indigene a vivere nel presente: nuove concezioni di spazio, di tempo, del passato, del futuro e del presente.
Se cambi la tua narrativa, cambierai la tua realtà. Cos'altro c'è da dire? Con questo testo di Luca Massaroli continua la nostra serie di articoli sul potere del linguaggio: abracadabra!
Con "La parola: atto creativo" Patrizia Barbuiani inchioda l'indispensabilità di questo bosone della comunicazione umana per una connessione positiva e creativa.
Per concludere la sua serie, Dario Migliavacca scrive sulla comunicazione positiva. Una partenza importante per una discussione che, secondo noi, deve continuare; come confermano gli neuroscienziati: nella stessa maniera nella quale il cervello elabora le parole, le parole formano il cervello.
Tanti e tali sono gli elementi linguistici e metalinguistici a disposizione che andrebbero usati responsabilmente e in maniera rispettosa delle diversità.
Ci si maschera dietro la convinzione di voler difendere un’identità. L’identità invece ne esce rafforzata, non indebolita, dal confronto con la diversità.
Il linguaggio è fatto di simboli e il simbolo non corrisponde mai alla realtà, bensì ad una rappresentazione che ne facciamo e siccome (partiamo da questo presupposto) tuttƏ noi siamo diversƏ è normale che esistano realtà, o meglio rappresentazioni di essa, molto diverse.
Era da non credere: finalmente migliaia di persone vive di tutte le età attraversavano questa Lugano, che di solito giace abbuffata e decadente sulle sponde del suo laghetto, compiacendosi per ogni peteggio che nel suo eterno rilassamento libera dalle sue pigre budella.
Come persona che si occupa di cultura e soprattutto come cittadina di Lugano mi vergogno per gli accadimenti avvenuti al Macello di Lugano.